Il presidente dell’Empoli Corsi commenta con dispiacere l’esonero di Giampaolo, ribadendo come questo è un Milan non all’altezza della Champions
Il suo obiettivo è quello di ritornare il prima possibile in Serie A, vendicando così l’atroce beffa della retrocessione patita lo scorso anno. L’Empoli di Fabrizio Corsi, ormai da due decenni a questa parte, è una delle big assolute della cadetteria. Una presenza costante ad alti livelli: elemento che spesso permette ai toscani di affacciarsi al massimo livello del calcio italiano, figurando fra l’altro più che bene. In questi anni Corsi ha contribuito al lancio di allenatori come Sarri e Giampaolo. Il primo è approdato alla Juventus, mentre il secondo è reduce dalla delusione dell’esonero con il Milan. Corsi ha commentato con dispiacere, ai microfoni di SerieBnews.com, la notizia dell’allontanamento del mister.
Corsi: “Giampaolo persona seria. Milan? Faticherà ad arrivare settimo”
“Sono sinceramente molto dispiaciuto, perché il mister è una persona molto intelligente, seria e preparata. Probabilmente ha trovato difficoltà a livello d’ambiente, la squadra è molto giovane e deve necessariamente crescere. Il club avrebbe dovuto avere pazienza”.
“Magari loro pensano alla Champions League, ma secondo me il Milan è una squadra che farà fatica ad arrivare settima in classifica. Almeno il girone di ritorno dovevano aspettarlo, proprio per dare tempo ai giovani di crescere, in modo che la squadra potesse magari diventare la sorpresa del campionato“.
I 111 giorni dell’interregno di Giampaolo
Tre vittorie e quattro sconfitte in campionato, sei reti segnate e otto subite, meno dieci dalla prima in classifica dopo la settima giornata. Sono queste le cifre di un disastro che, però, non può portare soltanto il nome di Marco Giampaolo. L’allenatore, infatti, è stato scelto da una dirigenza (Maldini in primis) che poi non ha impostato un mercato che fosse idoneo alle idee tattiche di un allenatore caratterialmente piuttosto rigido sulle sue convinzioni e poco propenso al dialogo. Le colpe di questo fallimento, dunque, sono da dividere tra tanti.